{"id":36757,"date":"2021-02-12T18:20:41","date_gmt":"2021-02-12T17:20:41","guid":{"rendered":"http:\/\/johndavidsatsang.international\/got-it.html"},"modified":"2021-03-08T11:22:22","modified_gmt":"2021-03-08T10:22:22","slug":"ce-lhai-fatta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/johndavidsatsang.international\/it\/blog-posts-it\/ce-lhai-fatta\/","title":{"rendered":"Ce l\u2019hai fatta !"},"content":{"rendered":"\t\t
\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\tQuesta \u00e8 la risposta alla mia domanda.\u00a0 La mia domanda era come posso essere assolutamente sveglio nel mezzo di una vita molto impegnata con la mia famiglia, guadagnandomi da vivere.<\/p>
\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Mentre ero seduto l\u00ec a guardarlo facendo quello che potevo per essere semplicemente e quando i cinque secondi erano finiti mi ha chiesto cosa fosse successo. Ho detto: “Beh, sono solo seduto qui”.\u00a0 Lui disse, no, no, ti ho detto di non pensare. Sono seduto qui a pensare. Allora facciamolo di nuovo.\u00a0 Cos\u00ec l’abbiamo fatto di nuovo.\u00a0 A quel punto stavo iniziando a rendermi conto del pozzo senza fondo in cui avevo appena iniziato a cadere.<\/p>
\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Che non c’era scampo.\u00a0 Che questo non era un gioco, che questo non era un raggiungimento, che questo non era la mente in alcun modo.\u00a0 Cos\u00ec rimasi in silenzio per un paio di minuti e quando fin\u00ec mi chiese cosa fosse successo.<\/p>
\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Non stavo per dire nulla, ma lui continuava ad insistere. Gli ho detto che non era successo niente e che era solo tranquillo e buio con un po’ di quello che succede quando si chiudono gli occhi.\u00a0 Disse: molto bene.\u00a0 Disse: ce l’hai fatta.<\/p>
\u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Stava scherzando, dice: “Ce l’hai fatta, vero?” (come faccio a saperlo?).\u00a0 Dice: “Sei sicuro di avercela fatta? E lui dice, Papaji dice, sono sicuro che ce l’hai fatta.\u00a0 Ho detto: “Beh, Papaji, se tu sei sicuro, sono sicuro anch’io”.\u00a0 E questo \u00e8 tutto.<\/p>
Abbiamo avuto altre interazioni da allora, ma suona strano che io dica questo perch\u00e9 venti anni di formazione Zen e Vipassana buddista erano totalmente contrari a questo, il maestro ha dato questo.\u00a0 Mi ha dato il dono del risveglio.\u00a0 Non \u00e8 stato nulla che io abbia fatto.\u00a0<\/p>
\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Nei giorni seguenti, ogni giorno pi\u00f9 realizzazione arrivava, del vuoto, pi\u00f9 quiete, pi\u00f9 silenzio e in quel silenzio tutto \u00e8 conosciuto.\u00a0 In quel silenzio c’\u00e8 la realizzazione, non se ne pu\u00f2 parlare.\u00a0 In quel silenzio c’\u00e8 la scomparsa dell’operatore individuale.\u00a0 L’esecutore era la mente, dove si potrebbe chiamare il principio organizzatore centrale dell’individualit\u00e0, l’ego, \u00e8 stato frantumato in quel momento.\u00a0<\/p>
\u00a0 \u00a0 \u00a0 Era frantumato in frammenti, impulsi, i pensieri continuavano, i desideri andavano e venivano, la memoria, tutto era l\u00ec, ma non erano tenuti in uno schema chiamato individuo.\u00a0 Stavano semplicemente scorrendo.\u00a0 E senza un’identificazione totale non c’\u00e8 continuit\u00e0 di alcun tipo di individuo che fa, quindi l’individuo che fa \u00e8 stato distrutto.<\/p>
Dasaarath Lucknow 1993<\/em><\/p>\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t
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