Aham Sphurana, Realizzazione del Sé
Un diario di conversazioni inedite
con
Bhagavan Sri Ramana Maharshi.
Questo manoscritto è stato registrato 85 anni fa nel 1936.
È stato offerto al pubblico nell'agosto 2021 su Amazon.
Meditazione
Domanda: Non sono in grado di realizzare il Sé per mezzo della meditazione.
Bhagawan: Dove ti trovi ora? Sei nel Sé o fuori di esso? Può esistere qualcosa oltre al Sé?
D.: Capisco che il Sé è non-duale. Eppure l’ignoranza mi impedisce di realizzare il Sé non-duale.
B.: Chi è ignorante di cosa? Ci sono allora due sé, in modo che uno possa essere ignorante dell’altro?
D.: Sono solo un essere limitato e non il Sé illimitato.
B.: La limitazione è solo un concetto mentale; è solo un’idea nella mente. Qual è il tuo stato nel sonno profondo? Tu esisti nel sonno profondo. Esisti anche adesso. È lo stesso te. Ma la sensazione di limitazione non sorge nel sonno profondo. Perché?
D.: Perché ora la mia mente è attiva. Nel sushupti [sonno profondo] la mente era addormentata.
B.: Non c’era la mente nel sonno. Ma c’eri TU. Così, la mente va e viene, ma non c’è nessun cambiamento in quello che sei realmente TU. TU, il Sé, rimani sempre. Il Sé rimane inalterato sia che la mente sia presente sia che sia assente.
D.: Capisco tutti questi concetti teoricamente. Ma non sono in grado di realizzare il mio vero Sé.
B.: Introverti la mente gradualmente e vedrai un giorno quello che sei veramente.
D.: L’alba della realizzazione è graduale o improvvisa?
B.: L’introversione della mente, che è una condizione sine qua non per la Realizzazione, è di solito graduale. La realizzazione è sempre improvvisa.
D.: La meditazione avviene solo con la mente. Stando così le cose, come può uccidere la mente stessa?
B.: Meditare significa attaccarsi ad un pensiero escludendo tutti gli altri. Un pensiero particolare tiene lontano tutti gli altri. Una mente distratta è debole e piena di numerosi pensieri. Una mente forte è concentrata su un solo pensiero particolare. La meditazione costante trasforma la mente debole in una mente forte. La mente è uno strato di pensiero che ostacola il Sé reale. Attaccandosi costantemente a un pensiero, anche questo pensiero alla fine scompare e si rivela lo sfondo duraturo; questo è libero da ogni pensiero; lo sfondo sul quale la mente si sovrappone è l’Essere del Sé.
La mente nella sua purezza è la stessa dell’Essere del Sé. L’Essere del Sé non è lo stesso del Sé, così come i raggi del sole non sono il sole stesso. La sensazione di essere sentita da voi è solo un’esperienza di coscienza riflessa. Supponiamo che fissiate un riflesso del sole in una pozza d’acqua fangosa; questo non può essere paragonato all’esperienza di essere il sole stesso. Per raggiungere quello stato, le proprie identificazioni corporee e mentali devono essere abbandonate. L’uomo ignorante crede che il suo Sé sia confinato solo al corpo, mentre l’esperienza dello Jnani è che il corpo e il mondo non possono rimanere separati dal Sé. Il Sé dello Jnani è infinito e include anche il corpo. La pace beata del Sé è la vostra vera natura.
Le idee contrarie sono solo sovrapposizioni illusorie. La pace non deve essere ottenuta o procurata da qualche parte lontana attraverso la pratica. La pace è già lì. Non deve essere ottenuta di fresco. Allora a cosa serve la pratica? È abbandonare tutte le vostre nozioni sbagliate; questo è tutto. La tua vera natura comprende i tre stati e si estende oltre. Tu sei veramente il Sé senza forma. Il Sé o Cuore è tutto ciò che esiste.
Il Cuore non è né dentro né fuori. Semplicemente È. Non ha un secondo. La mente è l’aspetto sakti [energia primordiale] del Sé. Dopo l’emergere della mente, appare l’universo e si vede che il corpo è contenuto in esso. Il corpo e il resto del cosmo sono solo un’apparenza nel Sé imperituro. Il corpo e il mondo sono tutti contenuti solo nel Sé e non possono esistere separatamente dal Sé.
Il Sé è sempre lo stesso e rimane inalterato sia che il cosmo o la mente appaiano in esso o meno. Il Sé può esistere e lo fa senza la mente. La mente esiste solo a causa del Sé e solo nel Sé. Non ci può essere mente separatamente dal Sé. Realizzazione significa non riconoscere la mente come separata dal Sé.
D.: Ma come praticare la meditazione, in pratica?
B.: Cos’è la meditazione? È Athmanishtai [ la tua vera natura]. Quando i pensieri si presentano, riconducili alla loro fonte e continua così a rimanere indistinguibile dallo stato fondamentale dell’Essere che serve come substrato della mente; lo sforzo che comporta ciò è chiamato meditazione. Athmanishtai è la tua vera natura. Rimani come sei. Non c’è uno scopo o una meta da raggiungere. In assenza di mente, tu sei sempre QUELLO.
D.: I pensieri si presentano alla mente senza invito. Il nostro sforzo è mirato soltanto ad eliminare i pensieri?
B.: Essendo la meditazione su un solo pensiero, tutti gli altri pensieri sono tenuti lontani. La meditazione ha e’ semplicemente negativa nel suo effetto nella misura in cui i pensieri sono tenuti a bada.
D.: Come fissare la mente nel Sé?
B.: Non pensando al Sé, perché il Sé non può essere compreso o concepito dalla mente.
Edito da John David Ott. 2021